Coalizione per l’acqua: per non disperdere l’attenzione politica sulla risorsa più preziosa
Pochi giorni fa, a Venaria Reale, il G7 Ambiente, Energia e Clima ha ri-definito gli obiettivi ed i parametri per lo sviluppo sostenibile, la prosperità e la pace dei Paesi membri.
Tra le tante promesse, i rappresentanti dei 7 Paesi più industrializzati al mondo hanno deciso di istituire una “Coalizione per l’Acqua” il cui scopo è quello di “identificare obiettivi e strategie comuni per catalizzare ambizioni e priorità condivise per affrontare la situazione globale crisi idrica e sottolineare il ruolo degli approcci multisettoriali; integrare l’acqua e la sua rilevanza intersettoriale in modo efficace e coerente nell’esistente forum e processi, anche aumentando l’attenzione politica sull’acqua a livello globale, aumentando l’impatto del G7 e l’integrazione di altre iniziative globali”.
Bene. Speriamo. Intanto, al Bel Paese “basterebbe” cominciare col sanare la sua rete colabrodo per rimediare immediatamente alla perdita (e allo spreco) di oltre la metà dell’acqua di cui naturalmente dispone.
L’Italia si colloca infatti al terzo posto in Europa nella classifica dei Paesi con maggiori disponibilità di acqua (meglio di noi solo Svezia e Francia); tuttavia siamo anche il Paese con i maggiori consumi pro capite di acqua potabile, ed il secondo per consumi in agricoltura. Se a questi dati aggiungiamo il disastro infrastrutturale di cui sopra, la crisi idrica è presto servita.
Noi di Reticulum diamo il nostro contributo di opinione e comunicazione sul tema, aderendo all’8va Edizione della Giornata delle Libere Professioni, che si terrà a Bruxelles il prossimo 7 maggio.
Focus della giornata: il sostegno all’EU Blu Deal.
Per non disperdere, oltre all’acqua, anche l’attenzione politica su di essa.
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